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            Come si sviluppa lo Storytelling

            Lo storytelling si sviluppa a partire dall’assunzione di due principi fondamentali:
            l’organizzazione delle esperienze umane avviene grazie ai racconti e la narrazione
            è un processo che dota le persone di una sensibilità culturale che li mette in grado
            di attivare processi riflessivi e formativi, soprattutto nei gruppi.

            Il modo attraverso cui questi racconti vengono condivisi è il “discorso narrativo”,
            traduzione del “pensiero narrativo” di cui tutte le persone sono dotate.

            Il  discorso  narrativo,  per  essere  efficace,  deve  possedere  alcune  caratteristiche
            specifiche:  -  sequenzialità  narrativa  (l’ordine  dato  in  un  racconto  può  non
            riflettere lo svolgersi cronologico dei fatti reali, né la contingenza delle relazioni
            causa-effetto);  -  particolarità  (evidenziare  dettagli  che  nella  realtà  potrebbero
            apparire  poco  o  non  significativi);  -  intenzionalità;  -  verosimiglianza  (percezione
            che l’ascoltatore deve avere riguardo alla storia); - componibilità (intreccio tra le
            varie parti  della narrazione e il suo insieme); - referenzialità (si riferisce a quanto
            la storia possa essere plausibile); - appartenenza a un genere (devono essere ben
            identificabili sia la favola che l’intreccio). Il discorso narrativo può esplicitarsi in
            varie modalità: orale, scritta, mediata.
            Il  metodo  più  efficace  sembra  essere  quello  orale  tuttavia  anche  gli  altri  due
            metodi si stanno rivelando fruttiferi. Il testo scritto si caratterizza soprattutto per
            due elementi: temporalità degli eventi e causalità della concatenazione dei fatti.
            Aspetto fondamentale della narrazione dei racconti è l’interpretazione: l’utilità del
            raccontare storie ed ascoltarle sta nel momento in cui viene superato lo scenario
            dell’azione (quadro narrativo entro cui si dipana la storia) per integrarlo con lo
            scenario  della  conoscenza  (insieme  degli  stati  interni  e  dei  punti  di  vista  dei
            personaggi).
            Il  nocciolo  dello  storytelling  infatti  sta  nella  correlazione  che  si  instaura  nella
            rappresentazione narrativa della realtà tra i processi di interpretazione, quelli di
            proiezione e quelli di riflessione.
            Da qui si sviluppa la metodologia dello storytelling, di cui l’idea di base nel suo
            utilizzo  è  lo  sviluppo  dell’apprendimento  riflessivo  (reflective  learning).  Essa  è
            definita per fasi nella sua realizzazione:
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