Page 84 - tmp
P. 84
Progetto Re-Up 83
Infine, nella vecchiaia, il compito dell'uomo è di scoprire la propria forza
interiore e riesaminare la vita trascorsa; se non vi si riesce, subentra la
disperazione e il desiderio di morire.
In pratica, ogni momento della nostra vita ci propone delle mete da raggiungere;
se non siamo in grado di realizzare il nostro obiettivo, esso si riproporrà più volte,
anche perché difficilmente si raggiunge la prima volta. Inoltre, sarà facile che non
riusciamo comunque a portarlo veramente a termine. C'è un ulteriore stadio della
vita, raggiunto da coloro che vivono fino ad un'età avanzata: in quel periodo,
occorre sbloccare le emozioni non risolte nel passato: ogni persona in questa
condizione, prova la necessità di essere ascoltata, altrimenti scivolerà
irrimediabilmente in uno stato vegetativo. Ecco, allora, un compito fondamentale
dell'operatore del metodo Validation: ascoltare, anche se non si potrà arrivare,
visto lo stadio ormai avanzato della vita, ad una vera risoluzione. Ma chi sono le
persone disorientate? Sono coloro che subiscono il decadimento fisico, portato
dalla vecchiaia, con la diminuzione dell'udito, della vista, con la perdita
progressiva delle capacità mentali, che, a loro volta, provocano tutta una serie di
cambiamenti: la memoria si confonde, i ricordi del passato si mescolano con quelli
del presente, i gesti si riferiscono a emozioni ed episodi del passato, ripetuti chissà
quante volte (cullare un bambino, dondolarsi, cantare piano, abbracciare…).
Anche le perdite sociali rappresentano un passo importante verso il
disorientamento: l'allontanamento dal proprio lavoro, da familiari e amici defunti,
la perdita dei propri ruoli (di madre, di amico, di capofamiglia, ecc.), la mancanza
di stimoli affettivi, portano alla perdita d'identità. Riassumendo, le persone
disorientate sono coloro che hanno modelli comportamentali rigidi, si aggrappano
a ruoli del passato e si sottraggono alla realtà, per riuscire a sopravvivere; a ciò si
aggiunge il deterioramento delle funzioni cognitive e intellettive, e la conseguente
perdita di introspezione. A questo punto, è importante precisare chi sia
l'operatore di Validation: ciò che gli è richiesto è assai simile a quello che definisce
un animatore, vale a dire che non deve esprimere giudizi sulla persona, né deve
imporsi. Egli deve essere onesto con l'anziano che ha di fronte, rispettare la sua
originalità ed avere per lui il massimo rispetto, a prescindere dalle residue
capacità di comprensione. L'operatore deve immedesimarsi, per quanto sia
possibile, nella persona che ha di fronte e deve cercare di condividere i sentimenti
e le emozioni dell'altro; egli non è un analista. Il suo compito è di aiutare l'anziano
a portare a termine nel modo migliore la propria vita: in questo cammino, non
deve aspettarsi un facile e completo successo, ma riconoscere in ogni minimo
progresso un grande passo nella civiltà.