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84 Progetto Re-Up
Conclusioni
Sono molti i fattori che influenzano la capacità cognitiva in età avanzata. Si ritiene
che grazie a uno stile di vita sano e a un esercizio psicofisico costante le persone
anziane possano rallentare il processo di deterioramento mentale. In generale, è
possibile asserire che l’ATTIVITÀ costituisce il fattore di fondamentale importanza
per il mantenimento di una buona qualità della vita in età avanzata. Secondo le
indicazioni fornite da alcuni studi, le funzioni e i compiti quotidiani anziché quelli
svolti saltuariamente possono incidere in modo significativo sull’efficienza fisica e
mentale. Il mantenimento dell’efficienza mentale è considerato un fattore
essenziale per la qualità di vita sostenibile delle persone over 50. La capacità
intellettuale (QI) a causa dell’invecchiamento potrebbe subire un deterioramento
in diversi ambiti con il progredire dell’età; tuttavia, esistono alcune aree in cui le
prestazioni cognitive possono mantenersi stabili anche dopo il raggiungimento di
una certa età. Inoltre, l’intelligenza basata sull’esperienza e l’intelligenza emotiva
possono essere correttamente preservate se non addirittura potenziate
compensando la perdita in alcune aree cognitive. Con questo progetto si vuole
mettere in evidenza l’importanza di tutti gli approcci metodologici nati con
l’intento di positivizzare la vita di tutte le persone affette da demenza o
decadimento cognitivo.
Da ogni metodo e tecnica proposta nel progetto “Re-Up” si è cercato di
estrapolare il meglio di ognuna, non credendo che un metodo potesse essere
meglio di un altro, ma che tutti, a modo loro, avrebbero potuto concorrere al
medesimo obiettivo, forse un po’ ambizioso ma non utopistico, di ottimizzare la
vita di queste persone.
Le motivazione e la spinta nell’ideare questo progetto sono state influenzate
anche dai pensieri di personaggi illuminati, che nel precorrere i tempi, hanno
concepito modalità e comportamenti di cura dall’altissimo valore umano e
facendo di quegli approcci il loro “modus operandi”.
Nel progetto “Re-Up” hanno avuto molta influenza le persone negli anni
conosciute, alcune di loro anche terapizzate, di cui porto un piacevolissimo
ricordo e un’infinita gratitudine. Senza di esse, tanto di quello che spero d’aver
imparato dei disagi della malattia, ma soprattutto della vita, non avrei potuto ne
scrivere ne tantomeno applicare, a loro, un ringraziamento speciale.