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40 Progetto Re-Up
Riattivazione globale e demenze
Il ruolo dell’animazione nel trattamento non farmacologico
La cronicità, l'andamento progressivo della patologia, l'eterogeneità dei quadri
clinici e sindromi, l'età tendenzialmente elevata d’insorgenza e le condizioni di vita
non sempre favorevoli, rendono molto complessa la gestione dei pazienti affetti
da demenza. Pertanto, pur non potendoci al momento prefiggere degli obiettivi di
guarigione della malattia, dobbiamo comunque finalizzare il percorso di cure e di
assistenza al raggiungimento di esiti positivi in termini di rallentamento della
progressione della patologia, di cura dei sintomi delle complicanze che possono
emergere, di aiuto alla persona a mantenere le abilità residue il più a lungo
possibile nell'ottica di una migliore indipendenza, possibilmente presso il proprio
domicilio.
È importante a tale proposito un’attenta valutazione delle caratteristiche cliniche,
attraverso un’accurata diagnosi, e delle caratteristiche personali di storia di vita
per individuare sia degli interventi mirati, sia degli obiettivi realistici, perseguibili
anch'essi personalizzati nonché condivisi tra coloro che a vario titolo si prendono
cura di chi è ammalato di demenza (medici, operatori professionali, familiari,
volontari).
Negli ultimi anni, anche a seguito di specifici provvedimenti legislativi, l'interesse e
l'approccio alla patologia dementigena sono mutati, mentre in passato, spesso la
diagnosi di demenza segnava la fine degli sforzi terapeutici e riabilitativi e non il
loro punto di partenza.
La malattia ha carattere progressivamente ingravescente e richiede un'assistenza
sempre più presente in ogni momento della giornata a fronte dell'impoverirsi, per
varie ragioni, delle capacità assistenziali della famiglia. Diventa pertanto cruciale
individuare nuove strategie per far fronte ad un problema complesso dalle
caratteristiche non solo sanitarie, che in realtà si iscrive nella più ampia
dimensione della cronicità e dell'organizzazione dei servizi per gli anziani.
L'invecchiamento della popolazione induce spesso considerazioni negative e se ne
sottolinea il portato problematico in relazione all'incremento di patologie,
riduzione dell'autonomia, solitudine, precarie condizioni socio-economiche, spesa
per la previdenza e per l'assistenza. La sfida del benessere sociale è anche
nell'assicurare una vita degna, prospera e nel favorire la partecipazione
all'inclusione sociale pur se in presenza di malattie di dipendenza, garantendo
pertanto salute anche alle persone affette da demenza. Salute non come assenza
di malattia, ma come condizione di benessere, pertanto, di buona qualità di vita
prodotta da una corretta gestione delle problematiche sanitarie. In base alle
conoscenze degli strumenti ad oggi disponibili, l'integrazione sociale è anche di