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28                    Progetto Re-Up




                  il contesto di vita deve essere di supporto e inclusivo, sia per la persona
                    ammalata, sia per chi presta assistenza.

            Con questa pubblicazione vorremmo poi raggiungere anche un altro obiettivo:
            riuscire a diffondere un approccio meno pessimista verso la malattia di Alzheimer
            e le altre forme di demenza. Vorremmo contrastare l’opinione comune secondo
            cui Alzheimer e demenze sono malattie devastanti, inesorabili e senza speranza
            poiché non esistono farmaci in grado di “guarire”. È vero: non ci sono farmaci che
            permettono la guarigione, ma ci sono farmaci che aiutano a ritardare il peggiorare
            dei sintomi. Ma soprattutto, ci sono “ gli altri ”, i familiari, gli operatori, perché c’è
            sempre spazio per prendersi cura della persona, per stimolarne le abilità residue,
            per accompagnarla durante tutto il percorso della malattia e anche per arricchirsi
            umanamente con questa esperienza di accompagnamento e sostegno.
            Carla Gandolfi, moglie di Luigi, malato di Alzheimer, ha trasformato la sua esperienza
            di caregiver in un viaggio lungo e difficile ma possibile:

                      “…Non esiste notte tanto lunga che impedisca al sole di sorgere…”
               da “In viaggio con Luigi… come affrontare una metamorfosi” di Carla Gandolfi e Piero Angelo Bonati, Diabasis
                                                                         Reggio Emilia, 2007.






            Lo sviluppo della memoria

            Una  delle  preoccupazioni  più  diffuse  quando  si  pensa  al  processo  di
            invecchiamento è rappresentata dalla paura di perdere la memoria. La memoria
            definisce  l'identità  di  ogni  individuo  e  fornisce  una  guida  completa  in  tutte  le
            diverse  situazioni.  Tuttavia,  una  memoria  forte  e  affidabile  richiede  esercizio. Il
            cervello  può  essere  paragonato  a  un  muscolo:  la  mancanza  di  allenamento  ne
            comporta un lento declino.
            È  pertanto  importante  iniziare  il  prima  possibile  ad  eseguire  alcuni  esercizi  di
            "brain training" (allenamento del cervello). Anche se si ritiene di godere ancora di
            un'ottima memoria, occorre tenere presente che le basi di una buona memoria in
            età avanzata si gettano molto prima.
            In  questo  particolare  capitolo  sarà  possibile  trovare  innanzitutto  alcune
            informazioni  teoriche  di  base  sul  sistema  altamente  complesso  che  chiamiamo
            “memoria”,  sulle  diverse  tipologie  di  memoria,  su  alcuni  aspetti  relativi  ai
            processi, spesso inopportuni, di dimenticanza. Per ultima, ma non per importanza,
            è presente una sezione pratica che offre numerosi esercizi molto interessanti ed
            efficaci per "allenare il proprio cervello".
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