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Progetto Re-Up 27
Livello di gravità Intervento Intervento Intervento Intervento
della demenza cognitivo emotivo motorio sensoriale
Lieve deficit della Training Terapia Attività fisica
memoria (MCI): in Riabilitazione psicologica
assenza di demenza
Demenza Training Terapia Attività fisica
di grado lieve Riabilitazione psicologica
Stimolazione
Reminescenza
Demenza Stimolazione Interventi su Attività Reminescenza
di grado moderato reminescenza BPSD* occupazionale con oggetti
Memoria remota comunicazione procedurale Coinvolgimento
Attività Musica, aroma
occupazionale
Demenza Interventi su Massaggi Stimolazione
di grado severo BPSD* dignità sensoriale attraverso
contatto musica, canzoni,
aromi
* Disturbi del comportamento (la sigla BPSD sta per Behavioral and Psychological Symptoms of Dementia,
cioè sintomi psicologici e comportamentali della demenza)
La demenza è una malattia come le altre può essere più o meno grave secondo la
fase della sua naturale evoluzione, non deve però essere guardata con timore o
vergogna. Va curata (nel senso globale del termine) in modo adeguato: la persona
va assistita in tutti i suoi bisogni, la famiglia deve essere supportata nel difficile e
faticoso lavoro di cura mettendo a disposizione operatori con competenze
tecniche e capacità di relazione.
La demenza, per quanto grave nelle sue fasi più avanzate, non cancella la persona
e la sua dignità, e l’impegno di tutti, familiari, operatori, deve essere profuso per
valorizzare al massimo le potenzialità residue, che rappresentano la base di un
piano assistenziale adeguato. L’approccio assistenziale migliore è centrato sulla
persona e non sulla malattia;
deve quindi basarsi su alcuni punti “chiave”:
superare lo “stigma”, cioè l’etichetta e il luogo comune secondo cui le
persone con demenza diventano “non persone “;
chi assiste si deve adattare ai bisogni e alle esigenze delle persone con
demenza, e non viceversa; al contempo deve avere riconosciuto il suo
ruolo di “caregiver”, cioè il suo ruolo di assistenza;
tenere conto dell’individualità e della soggettività della persona con
demenza;