Page 17 - tmp
P. 17
16 Progetto Re-Up
Le diverse forme di demenza
Le patologie che possono provocare una demenza sono numerose (circa 70); pur
avendo esordio e prognosi molto diverse, si distinguono essenzialmente in base
alla progressione della malattia.
Una prima classificazione distingue le demenze in demenze reversibili e demenze
irreversibili.
Le forme “reversibili” rappresentano una piccola percentuale di tutte le demenze
(circa l’1%); i deficit, in questo caso, sono secondari o malattie o disturbi a carico
di altri organi o apparati. Curando in modo adeguato e tempestivo queste cause
anche il quadro di deterioramento regredisce e la persona può tornare al suo
livello di funzionalità precedente. La maggior parte delle demenze è di tipo
irreversibile; queste si distinguono in demenze primarie e demenze secondarie. Le
forme primarie sono di tipo degenerativo; le più frequenti includono la demenza
di Alzheimer, la demenza fronto-temporale e la demenza a corpi di Lewy.
Fra le forme secondarie la più frequente è la demenza vascolare.
Le demenze irreversibili, a livello sintomatologico, sia nella fase iniziale sia
parzialmente in quella intermedia, sono ben caratterizzate e distinguibili fra loro;
nella fase avanzata le differenze, si assottigliano fino a scomparire del tutto.
Il 50-60% di tutte le forme di demenza è provocato dalla malattia di Alzheimer, il
15% da condizioni che determinano lesioni al cervello di tipo vascolare, un altro
15% dalla contemporanea presenza di malattia di Alzheimer e lesioni vascolari (la
cosiddetta, anche se il termine è oggi considerato obsoleto, “demenza mista”,
relativamente frequente nelle persone più anziane), il 10-30% da patologie
cerebrali di tipo degenerativo, diverse dalla demenza di Alzheimer (come la
demenza frontotemporale, la demenza a corpi di Lewy e le forme incluse
nell’ambito dei “parkinsonismi atipici”), il restante 5% da disturbi extra cerebrali
che spesso sostengono forme di demenza suscettibili di guarigione. Il
deterioramento delle funzioni cognitive, infatti, non è sempre sinonimo di
demenza. Per questo motivo una diagnosi precisa richiede una valutazione
accurata, necessaria in ogni soggetto nel quale si sospetti una demenza. Sintomi
simili alla demenza possono infatti manifestarsi nel corso di malattie acute
febbrili, oppure come conseguenza di malattie croniche non ben controllate, in
particolare disturbi di cuore e dei polmoni. L’uso scorretto di alcuni farmaci
(tranquillanti, sonniferi, farmaci per il mal d’auto, antispastici ma anche farmaci di
uso comune che sono dotati di attività “tossica” per il tessuto cerebrale come
alcuni antidolorifici e/o antibiotici), soprattutto nelle persone anziane, può essere
responsabile di disturbi di memoria o confusione. Un’altra frequente causa di
decadimento delle funzioni cognitive è rappresentata dalla depressione, la