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Progetto Re-Up 13
Fase lieve: demenza di grado lieve (durata 2-4 anni)
Caratterizza la malattia all’esordio: si riscontrano condizioni in cui i deficit cognitivi
non riducono le autonomie del paziente.
I problemi di memoria per gli eventi recenti iniziano a compromettere le attività e
il paziente deve ricorrere ad accorgimenti pratici per supportare il deficit (ad es.
utilizzare dei promemoria per ricordare avvenimenti, appuntamenti ecc.). I
pazienti, in genere, non hanno particolari problemi di movimento, sono ancora
parzialmente autonomi ma necessitano già della supervisione altrui; è questa
inoltre la fase in cui è indicato iniziare la terapia con i farmaci specifici per la
malattia di Alzheimer poiché questi farmaci possono rallentare l’evoluzione della
malattia.
Fase moderata: demenza di grado moderato (durata 2-10 anni)
In questo stadio di malattia le persone iniziano ad avere seri problemi di
autonomia: necessitano di aiuto per vestirsi, nutrirsi e provvedere all’igiene
personale; possono iniziare ad essere più “rallentate” dal punto di vista motorio e
avere con maggiore frequenza disturbi comportamentali (agitazione, depressione,
allucinazioni, deliri, comportamenti ripetitivi). I disturbi cognitivi, molto
invalidanti, determinano problemi anche nel comprendere il linguaggio e
nell’attuare ciò che è ideato o che è richiesto.
Fase severa: demenza di grado severo (durata 3-5 anni)
È lo stadio avanzato della malattia. Si passa gradualmente dalla perdita di tutte le
autonomie all’incapacità di esprimersi e di comprendere; con l’aggravamento
progressivo si determina l’incapacità di camminare che può portare al definitivo
allettamento.
La nutrizione diventa problematica per la comparsa di disfagia (incapacità a
deglutire). È lo stadio in cui, se non subentrano altre complicanze o la morte per
altre patologie, la persona è generalmente allettata, in posizione fetale, incapace
di deglutire e/o di parlare fino al decesso.
DEMENZA LIEVE (2-4 ANNI)
Sintomi cognitivi
difficoltà ad imparare cose nuove
difficoltà di memoria, soprattutto per episodi recenti
disorientamento temporale (confondere i giorni della settimana)
disorientamento spaziale (perdersi fuori di casa)